sabato 31 dicembre 2011

Prima dell'anno nuovo

Il vischio sull’armadio; la madre che ha in grembo
un mucchio di ricordi senza polpa;
(dietro la testa di mia madre gli alberi
di ciliegie e marene tratteneva,
ieri, un cielo stupito di sorridere);
la bottiglia (sciroppo di sambuco);
ma la stufa si lagna d’un intoppo. . .
Nasce un odore, par d’acetilene,
e San Silvestro viene, spazza il destro.

È caduta una bacca, ho pensato
la tua bocca serrata, mi sono
guardato allo specchio:
né giovane né vecchio, più che abete
larice, m’allontana
l’inverno in una cenere
d’aghi ove ronza accanito un moscone.
Prima dell’anno nuovo non farò
su questo tema alcuna variazione.

da Giorgio Orelli, Prima dell'anno nuovo, Leins e Vescovi, 1952

venerdì 30 dicembre 2011

Cocci e frammenti, di Fabio Pusterla

È uscito a novembre per i tipi di Alla chiara fonte di Lugano, nome dagli echi scheiwilleriani, l’ultimo lavoro di Fabio Pusterla intitolato Cocci e frammenti.
I frammenti sono quelli di una vacanza al sole della Provenza mentre per  i cocci… basta leggere il libro. La scrittura di Pusterla, già per sua natura essenziale, qui si fa ancora più scarna e graffiante, quasi crudele nel fotografare alcuni istanti di atroce banalità.

2
Nell’afa d’autogrill del giardinetto
di plastica e oleandri è un muro sconcio
che la sguattera varca diretta alle poubelles.
Passa per la sua via come una regina,
con la testa alta e non rabbiosa fame
di nigeriana in Francia sconsolata.


4
<<Amo veleggiare per mari proibiti
e prender terra su coste barbariche>>;
così di sé Ismaele. Ma ora il figlio
del nipote di Melville fa il deejai
è famosissimo si fa chiamare Moby.


Col pensiero non si può non correre subito alle Estive di Giorgio Orelli nel Collo dell’anitra e più indietro fino al Bagno Sirena di quarant’anni fa. Ma le estati sono poi così tanto cambiate?
A non cambiare mai – per fortuna – è lo sguardo del poeta che nella miseria riesce sempre a intuire l’istante di pura bellezza.

8
Sepolta ogni memoria dell’incendio
da rinnovate feste vegetali,
i capolini gialli d’elicriso
costellano le dune tra le rocce
e i marosi. A riva, sopra i mucchi
alti dell’alga secca,
sonnecchiano le berte cinerine
ripiegando le ali.

giovedì 29 dicembre 2011

Libri letti nel 2011

 Di seguito la lista, i titoli in grigio sono recensiti sulla mia pagina anobii. Dal prossimo anno parlerò più diffusamentte delle mie letture anche in questo spazio.

Fabio Pusterla, Corpo stellare
Ian McIwan, Solar
James Hellroy, Il sangue è randagio
Pedro Zarraluki, Il piacere e la noia
Linda Olsson, Sonata per Miriam
Davide Rondoni, Il bar del tempo
Mark Twain, Il diario di Adamo ed Eva
Edward Foster, Camera con vista
Jane Johnson, Il decimo dono
Daniel Glattauer, Le ho mai raccontato del vento del nord
Meir Shalev, È andata proprio così
Clara Sanchez, Il profumo delle foglie di limone
Susan Vreeland, Una ragazza da Tiffany
Giuseppe Culicchia, Un'estate al mare
Andrea Camilleri, Il gioco degli specchi
Vikas Swarup, I sei sospetti
Giovanni Negri, Il sangue di Montalcino
Elisabeth Strout, Olive Kitteridge
Marti Leimbach, Perché non parli?
Anne Holt, Quello che ti meriti
Beatrice Colin, La vita luminosa di Lilly Afrodite
Chiara Gamberale, Le luci nelle case degli altri
Roberto Perrone, La ballata dell'amore salato
Simonetta Agnello Hornby, La monaca
Gianni Rodari, C'era due volte il barone Lamberto
Dino Buzzati, La famosa invasione degli orsi in Sicilia
Fred Vargas, L'uomo dei cerchi azzurri
Fred Vargas, L'uomo a rovescio
Mariolina Venezia, Mille anni che sto qui
Jodi Picoult, Un nuovo battito
Audrey Niffenegger, La moglie dell'umo che viaggiava nel tempo
Marco Malvaldi, La briscola in cinque
Martin Suter, Allmen e le libellule
Stefano Benni, Le beatrici
Jacqueline Kelly, L'evoluzione di Calpurnia
Daniel Glattauer, La settima onda
Belinda Starling, La rilegatrice dei libri proibiti
Brendan O'Carrol, Agnes Browne mamma
Marie-Aude Murail, Mio fratello Simple
Andrea Molesini, Non tutti i bastardi sono di Vienna
Leonardo Sciascia, A ciascuno il suo

Come conclusione generale mi viene da dire, di pancia, che è stato un anno triste: l'unica lettura ad avermi davvero toccata dentro è La vita luminosa di Lilly Afrodite per l'emozione della vicenda e l'incisività della scrittura. Ricordo ancora con piacere dopo quasi un anno anche lo struggente Sonata per Miriam. Grande curiosità infine per la Murail che sicuramente approfondirò. Qualche parola va spesa sulla Vargas che ho letto con molto ritardo: non mi piaceva all'inizio, ma con L'uomo a rovescio l'ho rivalutata e ora trascorro gli ultimi giorni dell'anno pigramente acciambellata attorno a Parti in fretta e non tornare. Affaire à suivre.
Obiettivo per l'anno prossimo: farsi abbindolare meno. Sono passata attraverso la Gamberale, Malvaldi, Glattauer. Ne sono uscita indenne, per carità, e con Malvaldi ho anche riso, ma esistono modi più produttivi di occupare il proprio tempo.

domenica 18 dicembre 2011

Christmas carols

Joy to the World di Georg Friedrich Händel

The first Nowell, melodia tradizionale inglese

 NB: tutti i brani sono arrangiati per quartetto di legni. Spartiti a seguire.

mercoledì 7 dicembre 2011

Introduzione

Pochi giorni fa un caro amico, autore di un bellissimo libro che sarà sicuramente tra i primi che recensirò, mi ha domandato - a distanza di anni, ma come fosse la cosa più normale del mondo - perché avessi smesso di aggiornare la Zucca Blu. La risposta è semplice quanto banale: quel blog era nato per documentare un'esperienza ormai chiusa, le riunioni del nostro gruppo di poesia, e non sarebbe stato giusto appropriarsene per farne uno spazio personale.
La domanda di Davide però non è caduta nel vuoto: da mesi riflettevo sulla creazione di un nuovo spazio che fosse esclusivamente mio, ma per riuscirci avevo bisogno che qualcuno mi chiedesse di farlo.